Archivi della categoria: Senza categoria

Riascolto il disco di Bruceera il settantotto quandomio cugino me lo fece scoprireera il suo cantante preferitoma a me era uno sconosciutoper me fan sfegatato di Battistie per me fu quasi uno shocktanto era diverso a tutto rockimparai anch’io ad apprezzarlonelle sue ballate melodicheora tanti anni dopo quasi m’intristiscetanta acqua è passata sotto i pontidiContinua a leggere “IL MIO VIAGGIO A NEW YORK”

Muto poiché invisibileche il dolore è egoistaassilla solo la sua vittimanascondendosi agli occhidelle altre persone vicineche ti vedono sorrideree parlare del più e del menonon possono immaginarel’urlo nel tuo corpo e nella tua menteche ti segue incessantementeconfonde i tuoi gesti i tuoi pensieriallenta la presa delle tue manistordisce e frastorna le tue paroleil dolore èContinua a leggere “IL DOLORE MUTO”

Nel giardino delle rosevado col mio passo incertogodo dello splendore dei fiorive ne son di tutti i tipi e colorima le rose son lor reginegermogliano alacrementeriempiendo di gemme il giardinoche gioia veder risplenderela natura folta e rigogliosaanche il limone è cresciutosegno che l’ambiente gli è piaciutoè una soddisfazione per mia mogliequesta rigenerazione del giardinovero angoloContinua a leggere “UNA VITA PREZIOSA”

Nella corsia dell’ospedaletrascorrevamo il tempo a giocarecon le carte o con ciò che capitavaGino era mio amico e stava malefacevamo gli scherzi alle infermiereche ci sgridavano bonariamentecomprendevano la nostra innocenteimpazienza di star chiusi tra quelle murale notti erano lunghe e non finivano maipoi una notte uccisero Milena Sutterla notizia nel reparto si diffusenoi bambini avevamoContinua a leggere “GINO ERA MIO AMICO”

Mentre attendo il pranzoascolto i Supertrampchissà che ne saràdella ragazza che un giornotanti e tanti anni fame li fece conoscerecomprai tutti i dischili ascolto ancora con nostalgiac’è una certa malinconianel loro fraseggio musicaleanche il rock ed il jazzma è musica che amo alla folliae rivivo sempre con malinconiacosa sarà di quella ragazzadi cui ho dimenticatoContinua a leggere “I SUPERTRAMP”

Cosa siamo e saremo?Dopo una vita feliceo disagiata assieme ad una compagnache ci accudisce e prende curadelle nostre vecchie esigenzenoi bambini mai cresciutiche l’innocenza del cuoreè per noi un’esigenza vitalel’unica arma è l’amore e gentilezzacosa ne sarà di quel bambino?Che riposa nelle pieghe dell’animaattendendo l’ora e il giornodel suo risveglio tra gli angelisull’illuminata strada delContinua a leggere “COSA SAREMO NOI SENZA DIO”

Varcano la soglia dell’arcobalenoi miti dei nostri genitorie anche un po’ nostriche abbiamo condivisole loro passioni giovaniliil tempo scorre implacabilelento nel suo camminoverso il nostro destinonessuno di noi può fuggireall’inevitabile sorte umanaappena nati il destino è segnatoa noi saper sfruttare al meglioil tempo a noi concessochi diviene celebre e importantechi rimane ignoto e irrilevante…

Meglio essere prudentinon illudersi di ottenerepassi giusti verso te stessoche rischiano andar delusivoci soffuse suggerisconodi contare solo su di tenon c’è vincolo che tengaad ogni tua formale richiestaavrai una risposta negativasarai depresso e disillusomeglio contare su te stessoper i tuoi capricci i tuoi desideririmarrai ferito e scoraggiatomeglio non contar su nessuno…

Cerco tra le mie poesiequella che m’assomigliache tutte son mie figliesolo una è mia predilettala più lunga e più soffertascritta con la morte nel cuoreed il terrore negli occhicerto son tutte parte di megioco di specchi nel tempoche il tempo è mio motorevivo con una spada sulla testaDamocle è la mia sorte funestacorro dietro alContinua a leggere “IN RIVOLI ASSURDI”

Son due giorni confusitra gli altri come reclusiin casa come briganticelebri qui in maremmanei tempi ormai distantiche ho il capogiro costantetutto è vertigine stordimentomi prende e lascia sgomentoad ogni mio gesto ballano i murivorrei andare a riposare sonni sicuriche nel sonno ho le illuminazionidi nuovi versi e nuove emozionicerco il gatto che mi faccia leContinua a leggere “Il CAPOGIRO”