Ascoltando Peter Gabriel
riapro gli occhi al passato
allorché la felicità era di casa
e la salute era mia compagna
com’era bella l’inconsapevole felicità
era un’illusione del cuore
e della mia anima ingenua
mi chiamavo Ephrem nel profondo
che Emilio era troppo banale
per un animo in fondo artistico
stretto nella veste di contabile
perso nelle cifre e nei codici
come in una camicia di forza
mi slegai grazie ad una disgrazia
che fece cadere le barriere
aprendomi la vera strada
di ciò che ero veramente…
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Pubblicato da Emilio Ferro
Scrivo poesie per diletto. Alcune di esse, sono state pubblicate in due raccolte della poesia contemporanea, che sono state presentate al salone del libro di questi ultimi anni. Due raccolte sono state edite da Pagine S.r.l.. La mia autobiografia è stata edita da Effigi S.r.l. di Arcidosso.
"Il caso riesce a creare molto di più di quanto possiamo immaginare - la necessità farà il resto; a noi, il privilegio di vivere il meraviglioso," Mia moglie
Visualizza più articoli